25.5.09

Per non dimenticare... live event - Marconia 17 Maggio 2009
















Sono le ore 3:32 del lunedì 6 Aprile. Una notte tranquilla, coperta dal cielo stellato e accarezzata dalla brezza che anticipa la primavera. Una tranquilla notte italiana, insomma. Ma non per tutti.
Abruzzo: una scossa. La Terra trema. Dei sogni finiscono.
E' la solidarietà che ci ha riuniti in piazza la sera di domenica 17 maggio, la stessa solidarietà che ha visto partecipare tutta la popolazione di Marconia e Pisticci alla raccolta che ci ha permesso di inviare in Abruzzo abiti, alimenti, giocattoli, speranze e spinte ad andare avanti.
440 kg di pasta, 385 kg di pomodori pelati, 10 kg di zucchero, 530 lt di latte, 10 kg di sale, 130 kg di prodotti per la colazione, 70 kg di cibi in scatola, 65 lt di succhi di frutta, 165 kg di prodotti per l'igiene personale, 60 kg di prodotti per bambini, 100 kg di pane.
Un viaggio lungo 600 km, gli stessi che ci dividono da L'Aquila.
Prima tappa: la raccolta.
Seconda: due concerti ed uno stand delle associazioni.
"Per non dimenticare... live event" il nome di questa seconda sosta, un evento promosso e realizzato dai gruppi musicali Krikka Reggae e Madagaskà, l'Associazione Radio C. B. Soccorritori Marconia, l' Associazione I Calanchi, con la collaborazione di Lykeios, Sound Planet Music di Antonio Viggiani, Radio Laser, Francesco Busco, l' amministrazione comunale di Pisticci.
Un video del lavoro di raccolta effettuato subito dopo il terremoto, un video del viaggio di questi 200 scatoloni pieni di speranza fino a Paganica ed al Centro di Smistamento in Abruzzo, le voci dei 6 volontari partiti, i concerti, uno stand ed un numero di conto corrente per continuare ad aiutare, per non dimenticare.
€ 463.00 il ricavato della serata.
Grazie, semplicemente. A tutti coloro che hanno lavorato, cantato, suonato, montato, smontato, sudato, ballato, contribuito, donato... un cuore grandissimo.

...noi siamo quelli che...


Roma, chiesa di Santa Maria in Cosmedin, Bocca della Verità. La leggenda vuole che i bugiardi che vi introducono la mano resterebbero monchi. Quanti rischierebbero l'amputazione di un arto per dimostrare di aver detto la verità? Quanti si avvicinerebbero al disco di marmo senza sentire borbottare la coscienza? Peccato sia solo una leggenda.
Quanti di noi riescono a non far essere mediocri i propri orizzonti?
Ipocrisia, falsità, arroganza, corruzione, illegalità, speculazione, guerra.

"Noi siamo quelli che ... bambini fino in fondo".

Di seguito il testo di "Girotondo" , brano dei Punx Crew: ecco come una canzone esprime dei sentimenti, in questo caso i nostri.
GIRO GIRO TONDO CASCA IL MONDO
CASCA LA TERRA COLPA DELLA GUERRA
GIRO GIRO TONDO VOGLIO UN MONDO
SENZA LA GUERRA!!!
Noi siamo quelli che non cresceranno mai
sognando l’utopia come piccoli eroi
Contro l’autorita’ di tanti macellai
Che segnano i confini di tutto cio’ che hai
Noi siamo quelli che non ce la fanno piu’
A reggere cosi’ in questa schiavitu’
Causata dall’idea di non saziarsi mai
La droga di chi ha e brama sempre piu’
In mezzo ai guai ci stiamo noi
Tra sangue e favole
Bambini fino in fondo
GIRO GIRO TONDO CASCA IL MONDO
CASCA LA TERRA COLPA DELLA GUERRA
GIRO GIRO TONDO VOGLIO UN MONDO
SENZA LA GUERRA!!!
Ci sono cose che non cambieranno mai
L’intolleranza che regala solo guai
La colpa è di chi fa girare I soldi suoi
Un gioco troppo grande che non include noi
Alimentare il fuoco della malvagità
Lo scopo di chi uccide la nostra libertà
Noi l’uno contro l’altro per la rivalità
Creata dal potere e dall’autorità
... la Bocca della Verità a noi non fa paura.

25.4.09

ABRUZZO, RESISTI. Le impressioni e le testimonianze di un consigliere de I Calanchi, Sara, raccolte nei luoghi colpiti dal sisma.





Abruzzo in ginocchio

22 Aprile 2009, Pescara - Niente luce, niente stufette, cibo scarso e freddo, tende allagate, temperature invernali. Due settimane dopo il terremoto. In alcune tendopoli c’è ancora chi batte i denti. Lì la gente dorme con i maglioni di lana e i cappotti. Ma non bastano a fronteggiare il freddo e l’umidità dovuta alla pioggia battente. E il tempo potrebbe peggiorare.
Gli alberghi sono al collasso, i viveri non bastano. La Protezione Civile non riesce, nonostante il grande impegno, a fronteggiare le necessità che giorno dopo giorno crescono.

La terra trema ancora e negli occhi la paura.

L’Aquila non è l’unico centro colpito. Purtroppo. Decine di piccoli centri limitrofi hanno subito grossi danni. Teramo è in stato di emergenza. Presidi dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa nelle vie principali. Per il certificato di agibilità delle proprie abitazioni bisogna mettersi in lista d’attesa. Aspettare vuole dire non poter rientrare. Per quanto se ne dica, non è tutto sotto controllo: si fatica a riorganizzarsi. Colpiscono i piccoli campi, le tendopoli “private” che si intravedono sui campi di calcetto della provincia teramana. La voglia di ricominciare è ostacolata dalle crepe profonde nei muri, dalle automobili usate come giaciglio per la notte. Le università pian piano si ripopolano di studenti ma i fuori sede preferiscono aspettare.

Sulla costa l’allerta è minore. È qui che si è raccolta la maggior parte della popolazione d’Abruzzo tra le strutture alberghiere e quelle di proprietà. Percorrendo la Strada Statale Adriatica, da Vasto ad Alba A., guardando verso il mare, sembra di essere in piena stagione estiva. Ma non c’è il sole. Piove. Non è una vacanza. È uno sciame sismico, faglie attive, che qui non dà tregua, che trema e spaventa la notte.

Molte le prenotazioni annullate negli alberghi per la XVI edizione dei Giochi del Mediterraneo a 60 giorni dal taglio dei nastri di partenza.

I segni del terremoto sono evidenti anche dove ci si sente al sicuro: casolari rasi al suolo, vecchi stabilimenti industriali danneggiati, crepe nei muretti di contenimento sulle strade.
Per le vie del centro di Pescara gli aquilani hanno il viso stravolto dalla catastrofe, passeggiano uno accanto all’altro in cerca di tranquillità. Alcuni di loro, non più in possesso dei propri documenti, hanno i timbri su una mano per le entrate e le uscite dal centro d’accoglienza di appartenenza.

Gli abruzzesi si rialzeranno. Ma il terremoto, la furia sommessa delle viscere della terra, che entra con prepotenza nella propria vita, non si cancellerà più.

Sara Taddei

14.4.09

I Calanchi promuovono con l'Amministrazione Comunale di Pisticci e le Associazioni Lykeios e Radio C.B. Soccorritori di Marconia: "M'illumino di meno"




È oramai opinione comune che risparmiare energia sia oggi un dovere, non solo per ridurre l‘inquinamento ambientale causato dall‘impiego energetico, ma anche per limitare gli alti costi che ne derivano. In collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Pisticci le associazioni culturali e di volontariato I Calanchi, Lykeios e Radio C.B. Soccorritori, il 13 febbraio erano nelle piazze di Pisticci e Marconia per aderire alla giornata internazionale del risparmio energetico “M’illumino di meno”. La manifestazione, ideata e giunta alla quinta edizione grazie al noto programma Caterpillar di Radio2, promuove la sensibilizzazione dei cittadini verso azioni di risparmio energetico.
Le associazioni promotrici hanno invitato l’amministrazione comunale a spegnere le luci per alcune ore a partire dalle 18 nelle principali piazze dei centri di Pisticci e Marconia e profittando del buio hanno dato prova di come risparmiare sulla bolletta può essere semplice e, perché no, anche divertente.
L’attenzione degli spettatori è stata totalmente catturata quando il Drago Tom, marionetta nelle vesti di presentatore, ha introdotto la storia di Jacopo e Madre Natura. Illuminati dalle torce portate da casa, i personaggi hanno spiegato quanto sia importante risparmiare energia con piccoli accorgimenti quotidiani: un incalzante botta e risposta che si è concluso con l’amorevole gesto di Jacopo di chiudere le finestre, spegnere tv e playstation per far “riposare” Madre Natura. Dietro il sipario del teatrino a dar prova di bravura, anche se burattinai si improvvisavano per la prima volta, Chiara Taddei e Rocco Pastore.
A seguire lo spettacolo del mangiafuoco, Francesco Quinto, che ha divertito e catturato l’attenzione dei bambini con allegri e suggestivi numeri circensi: i piccoli, affascinati dalle lingue di fuoco che spezzavano la coltre di buio, trattenevano il fiato eccitati.
Quella promossa da Caterpillar è un’iniziativa che tende ad informare ed istruire sulle semplici pratiche quotidiane per risparmiare non solo energia ma anche qualche euro in bolletta, espedienti in un “decalogo di buone abitudini” che i ragazzi delle tre associazioni non hanno mancato di distribuire ai presenti insieme a note informative sulla raccolta differenziata: spegnere le luci quando non servono; non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici; sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria; mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola; se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre; ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria, utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne; non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni; inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni; utilizzare l’automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto.
Il 13 febbraio il buio e’ sceso all’unisono in migliaia di comuni italiani e decine di citta’ nel mondo. Il black out volontario, alla vigilia del compleanno del protocollo di Kyoto vuole dare un pratico segnale per fermare la febbre del Pianeta causata dai mutamenti climatici. Un calo a tappeto di centinaia di MWatt solo in Italia! E nelle piazze del nostro Comune Madre Natura, insieme ai giovani di Lykeios, I Calanchi, Radio C.B. Soccorritori e l’Amministrazione comunale, ha spento le luci e lanciato un messaggio: “Illuminati di meno e fatti contagiare dal silenzio energetico”.




Sara Taddei - da La Spiga, Aprile 2009

18.2.09

il "Dietro le quinte", 9 gennaio 2009

Mentre Barbara e Alessandro gestivano l’intero evento dal tavolo dei relatori, noi, alle spalle della platea, ci occupavamo di tutto ciò che non era visibile e che doveva restare tale.
Ci siamo divisi:
Antonella e Chiara all’accoglienza: in ogni momento sapevano quanta gente era all’interno della sala e quanti ancora potevano arrivare.
Angelo filmava e fotografava di continuo, rendendo possibile la documentazione integrale della giornata.
Giuseppe gestiva il video proiettore e la parte tecnica delle presentazioni dei relatori.
Rocco e Michele si dividevano tra l’ingresso dei partecipanti e la sala.
Sara addetta alla stampa et variae.
È stata la nostra prima manifestazione e come tale avevamo paura che qualsiasi cosa potesse andare storto. Così divisi, ognuno di noi sapeva cosa e come fare affinchè filasse tutto liscio, come pianificato!
Pensavo che fosse più semplice, che l’organizzazione concordata fino al giorno prima sarebbe stata più che sufficiente al buon andamento dell’evento! Ma mi sbagliavo.. bisogna calcolare ogni dettaglio non solo prima ma soprattutto durante! Gli incalzanti e repentini cambi di programma! Le luci da accendere e spegnere; il numero dei partecipanti da comunicare previamente al ristoratore; coordinare i tempi delle relazioni in prossimità delle pause; aspettare, telefonare, ricevere le testate giornalistiche; dove sono finite le targhe?!; salutare cordialmente chi purtroppo andava via in mattinata; rispondere al telefono per dare indicazioni stradali a chi non conosceva il luogo dove ci trovassimo; di nuovo comunicare il numero delle presenze al ristoratore; avvicinarsi ad Alessandro con discrezione per raccogliere informazioni utili o per dargliene;
Correre camminare, correre camminare, sorridere, correre e camminare…così fino alla fine, fino a quando non si sono spente le luci. Troppo stanchi per dormire, troppo a pezzi per restare svegli!..seduti lì, sulla prima sedia capitata a tiro…nella platea ormai vuota.
Ma ce l’abbiamo fatta!

Sara Taddei - Associazione I Calanchi

9.2.09

8 Gennaio 2009, il Convegno





Nervosi e affaccendati arriviamo all'8 gennaio. Gli obiettivi da raggiungere con la realizzazione del Convegno sono di mirare "alla tutela, riqualificazione e valorizzazione dell’area calanchiva, spesso e impropriamente considerata “desertica”. Questo patrimonio paesaggistico- naturalistico dall’indiscusso valore scientifico, però, è costantemente soggetto a fenomeni erosivi, a denudazioni e frane, a incendi nonché ad interventi antropici deleteri quali l’utilizzo dei calanchi come discariche abusive. Attraverso una corretta informazione scientifica si vuole sensibilizzare al rispetto e all’amore per questo patrimonio naturale, promuovere inoltre una sua tutela discutendo di legislazione in materia ambientale, di opere, infrastrutture e progetti mirati alla riqualificazione dell’area, al suo recupero così che possa ancor più qualificarsi come fonte di sviluppo sociale e culturale." - brano tratto dal progetto del Convegno - . Ma andiamo per gradi: i relatori ed i loro interventi. Premesso che la disponibità e gentilezza di tutti loro non ha avuto limiti, con la presentazione ufficiale dell'Associazione ai presenti iniziava il convegno " I Calanchi: tutela e promozione". Il geologo Pietro Cisterna ci introduce subito nell'ambito della "informazione" e spiega dettagliatamente cosa sono i calanchi, la loro formazione, in quali forme possono distinguersi, soffermandosi sull'esame della morfologia calanchiva nelle argille grigio-azzurre di Pisticci. In seguito prende la parola il Comandante della Forestale della Provincia di Matera ing. Giove: in Italia manca o mostra pesantissime lacune, una legislazione in materia ambientale ed è facile che reati, anche a danno dei calanchi, restino impuniti. I calanchi patrimonio storico ed archeologico: la relazione del dott. De Siena sulle forme insediative dell'antichita, su antiche testimonianze architettoniche, ingegneristiche, produzioni ceramiche, incanta -letteralmente- tutti. Salvaguardia prima e valorizzazione poi, gli scopi di una proposta di istituzione di un Parco Regionale dei Calanchi curata dal WWF Basilicata ed illustrata per l'occasione proprio dal presidente regionale dell' organizzazione, dott. Mazzilli. Una progressiva desertificazione, attività antropiche deleterie, sono le tematiche affrontate sotto diversi aspetti nell'ambito della "sensibilizzazione" dal dott. Pelazza che incentra il discorso nella direzione dello sviluppo sostenibile, nel rapporto tra economia e ambiente con la necessità di preservare la qualità del patrimonio naturale e con la consapevolezza che, essendo le risorse del pianeta tendenzialmente esauribili, dovessero essere rivisti ed equilibrati i modelli di sviluppo.
Un intervento "accorato" è quello del sindaco del Comune di Pisticci ing. Leone, il quale commenta il suo filmato-documentario, proiettato per l'occasione, sui calanchi di Pisticci e sull'abitato dello stesso, quanto mai attinente al contesto. "Giovani motivati a dare il loro contributo verso il territorio cui appartengono a testimonianza dell'amore che essi gli mostrano e del desiderio di credere ed investire ancora in questa terra" sono poi le parole indirizzate al nostro gruppo. Noi?... Crediamo ed investiremo tutte le forze necessarie in questo territorio ma ci aspettiamo disponibilità costante ad un dialogo che sia sempre costruttivo, disponibilità ad una collaborazione forte e duratura nel tempo.

Nella tranche finale i progetti, le proposte, gli investimenti possibili o il "tempo delle risposte", se così si vuole, a quelle domande che, noi per primi, ci eravamo posti in fase di progettazione del convegno. I calanchi ospitano diverse discariche, abusive e non, e quella comunale è ai limiti delle sue capacità. Una alternativa ai metodi tradizionali nel trattamento dei rifiuti solidi urbani che allontani i fantasmi di possibili incenitori, trattamenti inquinanti e sprechi economici, ce la offre il dott. P. Plescia dell'Istituto di Studi sui materiali nonostrutturati del CNR di Roma: dopo una presentazione del THOR, progetto che consente di ottimizzare i processi di differenziazione dei rifiuti e rendere le comunità indipendenti dal punto di vista energetico, il dott. Plescia illustra il progetto Energyland che, senza combustione e con lo smaltimento del percolato, recupera e ripristina discariche di rifiuti solidi urbani per la produzione di energia elettrica.
Analisi della flora e dei percorsi nei calanchi di Pisticci per cogliere le diverse occasioni di sviluppo che il territorio offre, sono poi le tematiche portate all'attenzione dal prof. R. Gaeta dell' Itas "G. Cerbona" di Marconia. Infine la presentazione dei progetti "In & Out" e "Accalanchiamoci" nati dalla collaborazione dell'Associazione I Calanchi con le associazioni Lykeios e Radio C.B. Soccorritori: un dentro e fuori i borghi il primo ed un reale progetto di un parco nei calanchi il secondo.
Teniamo tanto alla fase della progettazione, vogliamo credere con tutte le nostre forze che davvero possa cambiare qualcosa... Rossana, dell' Associazione Lykeios, che ha fatto da portavoce nella presentazione al "trio associativo" era emozionata, aveva "tese" le corde vocali perchè sperava che chi era lì sentisse e prendesse in considerazione tutto ciò che era stato detto, ma soprattutto sperava si sentisse che noi, "ragazzi motivati", lavoriamo perchè "VOGLIAMO RESTARE QUI".




3.2.09

Ottobre, Novembre, Dicembre 2008


Da subito abbiamo pensato a qualcosa che potesse lanciare nel panorama sociale la nascita del gruppo, ad un evento che potesse marchiare a fuoco il nome della neonata Associazione I Calanchi. Il nostro logo e nominativo ci suggeriscono di inaugurare le attività con un convegno proprio sui calanchi, e dopo diversi incontri ci sono già chiari gli elementi da sviluppare ed analizzare: informazione scientifica, sensibilizzazione ed approfondimenti sulle emergenze dell'area calanchiva e progettazione, ovvero quali azioni potevano attivare una dinamica di tutela e promozione del territorio. Partendo dal presupposto che non si può divulgare "conoscenza" senza prima "conoscere" in prima persona, cerchiamo risposte alla domanda: cosa è un calanco? Ci rispondono diversi studi, relazioni di geologi, passeggiate, schemi. I nostri incontri diventano occasione di studio, analisi approfondita e da lì ad individuare quali erano le questioni da affrontare nell'ambito della "sensibilizzazione" il passo è breve. Non ci pesa sacrificare interi fine settimana all'organizzazione del convegno - parecchi di noi studiano fuori sede - , non ci pesa la mole di lavoro: bisognava fare in modo che il cerchio si chiudesse. Ecco così individuata l'emergenza discariche, la desertificazione, gli incendi, l'inquinamento, tutto analizzato nei minimi dettagli. Facevamo in modo che ogni dubbio e ogni domanda potessero trovare soluzione, non importava caricare mille volte il cellulare, girare per ore in internet, leggere e rileggere articoli e spendere un patrimonio in benzina... Arrivati così all'ambito della "progettazione" ci era chiaro il DOVE e il COME intervenire.
3 mesi, 12 fine settimana, il 70% dei feriali, tutto deciso di allargare con degli esperti l' 8 gennaio dell'anno nuovo...

2.2.09




Metaponto sabato 15 novembre 2008

"Tutta un'altra scoria".

Eravamo lì e la pioggia non c'ha fermato. Manifestazione pacifica, un incontro a cinque anni dall' anniversario del Decreto-Scanzano sulle scorie nucleari per discutere e fare un pò i conti col neo-colonialismo petrolifero in Basilicata. Siamo al paradosso - molto petrolio=nessuno sviluppo - senza contare i gravi rischi per la salute del cittadino. La "Lucania Saudita" sta esaurendo tutte le sue energie mentre la classe politica resta a guardare ed affonda sempre più la lama per un posto in "poltrona". Ma il lucano vede e sa, è umile, ha le mani nere e nodose dal lavoro e dai calli, mani dure che se testardamente si stringono a pugno...

il Quotidiano mercoledì 5 novembre 2008
Interazione e collaborazione, un confronto costruttivo, si chiede all' Amministrazione Comunale di Pisticci per la salvaguardia di un territorio che troppe piaghe ha da sanare. Viene così richiesto al Sindaco di Pisticci un consiglio comunale aperto sulle trivellazioni petrolifere previste sulla fascia jonica, sulle emergenze ambientali e sulle attività estrattive in territorio comunale: richiesta troppo generica che crea i presupposti per non concedere l'incontro. Comunque si potrà porre all'attenzione di tutta la giunta le varie tematiche; infatti il Presidente del Consiglio Comunale, avv. G. D'Onofrio, ci offre la possibilità di relazionare, quando se ne avverte la necessità, in sede di Consiglio.

il Quotidiano martedì 28 ottobre 2008
L' Associazione I Calanchi promuove un incontro di associazioni del Comune di Piticci per informare e sensibilizzare alle emergenze ambientali del territorio: non c'è spazio per l'indifferrenza, il benessere nostro dipende dal benessere della nostra terra.

il Quotidiano mercoledì 8 ottobre 2008
"Promuovere il territorio e perseguirne la sua tutela" : le prime battute di un articolo che formalmente presenta l' Associazione, il direttivo, gli obiettivi ed i primi progetti al pubblico. Foto, articoli e comunicati per seguire passo dopo passo, post dopo post, tutte le nostre attività.

1.2.09


Ecco il direttivo dell' Associazione I Calanchi al momento dei festeggiamenti per la nascita del sodalizio a settembre del 2008. Motivati e sereni ma soprattutto INSIEME siamo pronti a vivere questa splendida avventura...